Madre e bambino - Bioenergetica Milano di Cristiana Zanette
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Cos’è –

 

La bioenergetica dolce e il contatto tra madre e bambino

Il “massaggio a farfalla” è un tocco delicatissimo della mamma sulla pelle del bebè. Per favorire la sua sicurezza e la buona relazione madre-bambino.

 

Uno degli ingredienti fondamentali del lavoro bioenergetico è il contatto. “La pelle segna il limite visibile del nostro corpo e il punto di relazione con il mondo”, afferma lo scrittore svizzero Daniel Odier. “E nostro organo più sensibile, quello che ci ‘nutre’ maggiormente”. Eva Reich (1924 – 2008), medico pediatra e ostetrica, figlia di Wilhelm Reich, si è occupata in modo particolare dei neonati prematuri; dai suoi studi emerse l’importanza del contatto madre-neonato fin dai primi momenti come base della salute presente e futura. Un equilibrio che si può ottenere toccando delicatamente la pelle del bambino. Il Massaggio Bioenergetico Dolce, ideato dalla Reich, chiamato anche “massaggio a farfalla”, ha l’effetto di attivare armonicamente le funzioni vitali e rinforzare il sistema immunitario del bebè. Il tocco al bambino permette l’instaurarsi di una migliore relazione con la madre, promuove la formazione del Sé e della sicurezza di base di entrambi. Il massaggio bioenergetico può essere anche praticato agli adulti. Per la preparazione al parto, per esempio, le donne in gravidanza, possono ricevere il massaggio dal proprio partner. L’adulto che riceve questo tipo di massaggio si sente come un neonato, curato e amato da mani dolci e rispettose.

 

Dalla parte del bambino: le ricerche sulla bioenergetica dolce continuano …

Ostetriche e psicologi applicano il “massaggio a farfalla” in diverse strutture sanitarie nazionali. La metodologia, definita scientificamente “Bioenergetica Dolce” (Gentle Bioenergetic Balancing, é il frutto del lavoro, oltre che di Eva e Wilhelm Reich, di vari medici e ricercatori che in tutto il mondo se ne sono occupati in tempi più recenti. Tra essi, lo psicoanalista britannico John Bowlby (1907 – 1990), che ha elaborato la teoria dell’attaccamento e ha studiato, in particolare, del legame madre-bambino; lo psichiatra e psicoanalista statunitense Daniel Stern (scomparso nel 2012); Daniel J. Siegel (classe 1957), psichiatra e attualmente docente presso la Ucla School of Medicine di Lon Angeles, esperto di mindfulness (tecniche di consapevolezza e attenzione al “momento presente”), nonché autore di diversi libri sullo sviluppo dei neonati; Allan Shore (New York City, 1943), neuropsichiatra americano, studioso degli effetti del trauma sul cervello. Tra coloro che hanno maggiormente contribuito alle ricerche sul contatto pelle-pelle tra madre e bambino figura il pediatra e psicoanalista inglese Donald Winnicott (1896 –1971), che ha definito“holding” (letteralmente “sostegno”) la capacità della madre di fungere da “contenitore” delle angosce del bambino.