Può capitare a tutti. Anche se siamo disposti a scommettere che i momenti difficili si accaniscano solamente su di noi. Magari in passato la vita ci ha regalato periodi di serenità, ma adesso le cose vanno male. Ci sentiamo soli. Non siamo capiti dal partner, dai figli, dai colleghi di lavoro. Forse qualcuno sta invadendo, in qualche modo, il nostro spazio. I pensieri cominciano a girare vorticosamente. Il corpo mostra i segnali del disagio: c’è poca energia, lo stomaco è in subbuglio. E’ il suo modo di comunicare, i segnali del corpo sono preziosi. Lui sa. La buona notizia è che possiamo ascoltare questo alleato forte e amorevole. La pratica bioenergetica ci aiuta a respirare meglio, a essere più vitali e più radicati, a ristabilire la consapevolezza della nostra identità, a entrare nelle proprie difficoltà e accettarle o a trovare nuove soluzioni. “Le cose che da lontano ci spaventano, da vicino non ci spaventano più”, ha scritto William Shakespeare. Possiamo trovare un sostegno psicologico per superare i momenti difficili, per ampliare i nostri punti di osservazione, qualcuno che ci ascolti con attenzione e che ci capisca.
Quando avremo superato il periodo critico e troveremo altre strade sbarrate non ne saremo più spaventati. Perché un nuovo potere creativo inizia a prendere forma nel profondo di noi. Ripeteva Carl Gustav Jung: “L’uomo ha bisogno di difficoltà: sono necessarie alla salute”.