Parole come “lasciar andare” o “arrendersi alla verità del corpo” richiamano ricerche e saggezze conosciute prima dello sviluppo della bioenergetica, anche lontane nel tempo. Ed evocano altri territori del sapere e dell’esperienza umana, sia in Occidente che in Oriente. “Il corpo è la spiaggia nell’oceano dell’essere”, recita un antico detto sufi.
I messaggi del corpo
Per ciò che riguarda l’Occidente, negli Stati Uniti, Alexander Lowen ha sviluppato e arricchito il lavoro di Wilhelm Reich, di cui è stato allievo negli anni ‘40 – ‘50. Reich (1897-1957), anche’egli medico e psicoterapeuta, già allievo a Vienna di Sigmund Freud, nell’osservazione dei propri pazienti aveva intuito che il corpo comunica ben oltre i messaggi verbali, e invia segnali fondamentali al terapeuta. Da qui cominciò il suo studio sulle tensioni muscolari, volti a formare quella che definì “corazza” o “armatura caratteriale”.
Reich arrivò a proporre una vera e propria “analisi del carattere”: una psicoterapia basata non più solo sulla parola, come nella psicanalisi, ma anche e soprattutto sulla comunicazione e sul lavoro del corpo.
Le cinque tipologie caratteriali
La nostra “corazza” impedisce il libero fluire delle emozioni e delle sensazioni dell’organismo e l’energia non scorre liberamente in alcune parti del corpo. Sulla base dell’osservazione di questi fenomeni, Lowen ha individuò cinque tipologie di carattere caratterizzate da precise componenti emotive e fisiche. “La struttura del carattere”, ha scritto Lowen, “definisce il modo in cui un individuo tratta il proprio bisogno di amare, la sua ricerca di intimità e il suo desiderio di piacere”.
La definizione tecnica di queste tipologie è: schizoide, orale, masochista, psicopatico, rigido; tuttavia vanno nella loro accezione energetica, non in quella semantica.
Schizoide
Il carattere “schizoide” è cerebrale (gli è stato negato il diritto di esistere), tende a essere autosufficiente; a livello del corpo, l’energia resta contratta e congelata nella pancia, fatica a raggiungere braccia e gambe che in genere sono deboli.
Orale
La persona “orale” crede di essere autosufficiente ma in realtà si appoggia all’altro (gli è stato negato il diritto ad essere nutrito), riesce a stabilire un’intimità unicamente per soddisfare il suo bisogno di calore e aiuto. Nel corpo c’è un’energia bassa, la respirazione è poco profonda.
Narcisista
Il carattere “psicopatico” (o narcisista) riesce a entrare in contatto solo con chi ha bisogno di lui, in modo da poter controllare la relazione, ha sperimentato la negazione del diritto di essere sostenuto nella propria identità. E’ un dominante: fin da bambino impara a “tenersi su”. A livello del corpo, il torace è possente e le spalle esageratamente larghe, ma le gambe sono sottili.
Masochista
Al “masochista”, invece, è stato negato il diritto di essere autonomo e indipendente. Tende ad avere un atteggiamento di sottomissione, ha paura ad esprimere i propri sentimenti e a rivendicare la propria libertà. A livello corporeo si nota una “compressione”: il busto sembra schiacciato dall’alto a livello del collo e dal basso al livello delle pelvi.
Rigido
Alla persona “rigida” è stato negato il diritto alla sessualità, non c’è collegamento tra sessualità e affettività. Tende a rimanere sulle difensive, l’intimità e il coinvolgimento emotivo nelle relazioni è sempre parziale. Il corpo è proporzionato, armonioso e integrato.
Nella realtà non esistono tipologie caratteriali “pure”. La “corazza” di ciascuno di noi è la miscela di differenti schemi difensivi. Ogni persona è unica e irripetibile. E ogni essere umano è dotato di una saggezza corporea e possiede in sé naturali potenzialità per raggiungere il proprio benessere, evolversi, amare ed essere amato.